
Una citazione di Oscar Wilde genera un’un esposizione particolarmente libera da schemi, rigori e perché lasciando che tre artisti si confrontino con la contemporaneità sfruttando i mezzi che la stessa mette a disposizione. La libertà di espressione esordisce come un inno alla bellezza, oggettiva e soggettiva, eterna e soddisfacente.
Quale opera d’arte non gode della bellezza?
"Poche parole servono per opere inconsuete, spregiudicate, innovative e irriverenti: questi i presupposti da rintracciare nelle opere che comporranno una mostra schietta ed avvincente dedicata solo ed interamente all’arte digitale. Partendo dalla fotografia o da ciò che la mente detta si potranno ammirare opere simili nella tecnica, ma diverse nelle espressioni: tre importanti artisti sapientemente si sono espressi lontani da retorica e parole, lasciando che la loro sapienza si generasse in una bellezza sempre eterna.
Vito Carta, Tommy Pantuso, Sara Zamperlin sono i prescelti per questo percorso che sia traccia del presente e divenga possesso per il futuro attraverso l’utilizzo dell’espressione più contemporanea che esista. Vito Cartaè una mano matura che con eleganza e classe disgrega le immagini e lascia che si spalmino sulla superficie calibrando sapientemente i toni. Sagome e paesaggi si allargano, combinano e mescolano finchè non si giunge alla resa finale che è sempre di grande impatto. Tommy Pantusoè un artista poliedrico e dinamico, maestro del digitale, per questa esposizione si presenta solo con opere concettuali lasciando che scintille di colore, sprazzi lucenti ed estro si mescolino dando vita a grandi creazioni. Attento e meticoloso riesce a sorprendere con determinazione e raffinatezza lasciando che la sequenza delle sue creazioni sia avvincente e coinvolgente come il suo spirito artistico. Sara Zamperlin parte dalla fotografia e lascia che le immagini si consumino divenendo grandi espressioni d’arte: in questa esposizione incanta con una nuova ricerca dedicata alle bambole dove studio e tecnica sono il presupposto basilare per identificare quei bimbi di pezza come protagonisti di un nero mondo silenzioso in cui non si deve solo stare a guardare. ( Anna Soricaro, curatrice)
Un possesso per l'eternità
CENTRO CULTURALE ZEROUNO
Barletta (BAT) - dal 17 novembre al 2 dicembre 2015
Via Indipendenza 1 (76121)
+39 0883521891
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www.zero-uno.org