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Il gesto dell’Io - William G. Congdon

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Da venerdì 7 settembre a martedì 23 ottobre la Biblioteca Sormani ospiterà una mostra dedicata all’artista americano William G. Congdon in occasione del ventesimo anniversario della scomparsa. Verrà esposta per la prima volta una selezione inedita di quadri della collezione di Carlo Rapetti, che intrattenne con l’artista un rapporto di collaborazione durante il periodo trascorso dal pittore nella Bassa milanese, dagli anni Ottanta fino alla morte.

Nato a Providence, Rhode Island, nel 1912, Congdon si avvicina alla pittura dopo la tragica esperienza di autista volontario di ambulanza sui campi del secondo conflitto mondiale. Alla fine degli anni Quaranta realizza le sue prime mostre presso la Betty Parsons Gallery come esponente della corrente degli Espressionisti Astratti con Rothko, Pollock, Barnett Newman, Motherwell, Reinhardt e Pousette-Dart.

Nonostante il successo artistico in terra statunitense, già negli anni Cinquanta si allontana dall’Action Painting ed intraprende un cammino di maturazione umana ed artistica in Italia, alla ricerca sofferta di un linguaggio proprio.

E proprio durante il periodo trascorso nella Bassa milanese, a Gudo Gambaredo, Congdon raggiungerà la sua massima espressione artistica: qui si consolida il rapporto di amicizia e di collaborazione con Carlo Rapetti, che diventa suo assistente di studio fino alla morte, avvenuta nel 1998.

Ponendo all'attenzione del pubblico e degli studiosi una parte significativa di questo corpus finora sconosciuto, la mostra intende proporre spunti e riflessioni per ulteriori approfondimenti critici e suggerire nuove chiavi di accesso alla lettura dell'opera integrale di William Congdon.


William G. Congdon

Il gesto dell’Io
Inediti (salvati) della Collezione Rapetti

Mostra a cura di Mario Cancelli

dal 07.09.2018 al 23.10.2018

Biblioteca Comunale Centrale

Palazzo Sormani

Scalone Monumentale
Via Francesco Sforza, 7 Milano

Lunedì – Venerdì 15.00 – 19.00

Sabato 9.00-12.30. Chiuso Domenica e festivi. Ingresso libero  

Catalogo: Silvana Editoriale www.silvanaeditoriale.it

Ufficio stampa

Maria Chiara Salvanelli

email mariachiara@salvanelli.it

cell + 39 333 4580190

Ufficio Stampa Silvana Editoriale

Lidia Masolini

press@silvanaeditoriale.it

02 45395111


L’Eredità delle Donne a Palazzo Vecchio a Firenze

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Venerdì 14 settembre 2018 alle ore 12.00 a Palazzo Vecchio a Firenze (Sala D’Arme) si terrà la conferenza stampa della prima edizione de “L’Eredità delle Donne”, un festival internazionale che si svolgerà a Firenze dal 21 al 23 settembre, dedicato al ruolo e al contributo della donna al progresso dell’umanità.

Il progetto, con la Direzione Artistica di Serena Dandini, è di Elastica e della Fondazione CR di Firenze.

In quest’occasione saranno presentati i nomi dei numerosi e prestigiosi ospiti nazionali e internazionali insieme ai contenuti dei tre filoni del festival: le tre serate speciali con Serena Dandini e i suoi ospiti, gli esclusivi nonché spesso inediti eventi e appuntamenti del programma suddivisi in 16 locations ad hoc nel capoluogo toscano e il ricco cartellone del programma OFF.

Il progetto è patrocinato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, dal Comune di Firenze e dall’Estate Fiorentina, con la partnership di Gucci e con il contributo di Poste Italiane, Banca CR Firenze del Gruppo Intesa San Paolo, Pitti Immagine, “Tuscany, la bellezza della carta”, un marchio di Cartiere Carrara, in collaborazione con Publiacqua SpA, con la sponsorship tecnica di Unicoop Firenze, in gemellaggio con HF Ile-de-France e con l’Associazione MèMO e con la media partnership di RAI Radio 2 e ScuolaFenysia.



Interverranno:

 - Dario Nardella - Sindaco del Comune di Firenze

- Umberto Tombari - Presidente della Fondazione CR Firenze



- Cristina Acidini Luchinat - Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno

- Francesca Parisini - Staff Elastica e moderatrice della conferenza stampa

- Serena Dandini - Direttore Artistico del festival




LINK DI RIFERIMENTO:

SITO - ereditadelledonne.eu

FACEBOOK- https://www.facebook.com/ereditadelledonne/

TWITTER -  https://twitter.com/ereditadonne

INSTAGRAM - https://www.instagram.com/ereditadelledonne/

La forza dell’arte

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Dopo la pausa estiva sabato 15 settembre alle ore 18.00 presso gli spazi espositivi della Foresteria Callegari riprendono gli appuntamenti con l’arte nel borgo storico di Arquà Petrarca (Padova) a cura di Sonia Strukul

La mostra collettiva “La forza dell’arte”, patrocinata dalla Città di Arquà Petrarca, presenta le opere di sei artisti uniti dal filo rosso della passione per l’arte e dal carattere dominante di vite vissute al limite, allergiche al compromesso, ricche di libertà intellettuale: Domenico Cardella, Ivana Ceresa, Fabrizio Martinelli, Eros Rizzo, Innocente Ruggero e Barbara Scarparolo. La mostra rimarrà aperta ad ingresso libero fino al 30 settembre.

Sei ritratti di artisti diversi tra loro per personalità, stili interpretativi e tematiche, uniti nella volontà di esprimere “La forza dell’arte”. Tra i sei protagonisti ci sono artisti che hanno seguito percorsi accademici con rigore e metodo, ma anche chi è approdato all’arte con approccio istintivo, maturando l’esperienza sul campo. Sono gli outsider che mettono in primo piano interiorità e creatività non priva di valore estetico comunicativo. 
«L’animo umano genera arte e allo stesso tempo l’arte è generata dall’uomo – spiega la curatrice Sonia Strukul – L’artista è sempre interprete degli elementi più reconditi del mondo in cui vive, occorre trovare un punto tra chi compone l’opera e chi la contempla. L’arte è un enigma di carattere interiore e serve all’uomo per manifestare qualcosa che ha dentro di sé.»

Forma, materia e colore sono le protagoniste della produzione artistica di DOMENICO CARDELLA. Il suo linguaggio è sostenuto da una linea pulita che definisce in modo netto le forme, mentre i vibranti contrasti cromatici animano le superfici e valorizzano i materiali. Materiali e colori diventano le opere di Cardella. Nato in provincia di Foggia nel 1963, dopo gli studi accademici e numerose specializzazioni nel campo dell'arte è oggi un apprezzato docente che opera in più settori dell’ambito artistico.

Lo stile di IVANA CERESA è inconfondibile. Le sue opere sono libere, scomposte, cercano di uscire dai confini dell’opera stessa, espandendosi in più direzioni con una spinta verso il “movimento, la velocità” che fu l’emblema del Futurismo. Un’immagine che vuole diventare tridimensionale in una tela bidimensionale, vicina al Cubismo di Picasso e soprattutto Braque. 
Nata a Cuneo nel 1963, dopo il Liceo Artistico si iscrive all’Accademia Albertina di Torino dove si diploma in Decorazione; ha all’attivo anche numerose le collaborazioni a progetti scenografici per il teatro e sfilate di moda.

L’arte di FABRIZIO MARTINELLI è musicalità, ritmo e senso del colore. La sua ricerca artistica è incentrata sulle trasparenze e sull’utilizzo di materiali diversi, a volte di recupero, come vetro, vetroresina, ferro, legno. In particolare, con la vetroresina realizza un tessuto cangiante, apparentemente fragile, trasparente e leggiadro che si insinua nella natura. Il suo trasformare oggetti di uso comune in opere d’arte va oltre il ready made e restituisce un’immagine poetica, talvolta ironica e canzonatoria. 
Nato a Lecco nel 1958, si diploma all' Accademia di Belle Arti di Brera in Pittura. Attualmente insegna presso il liceo Artistico “Medardo Rosso” di Lecco discipline pittoriche.

EROS RIZZO è “il pittore di Este” per antonomasia, conosciutissimo e apprezzato non solo nella sua città che omaggia dipingendone monumenti, chiese, portici, palazzi con uno stile primitivo, visionario, istintivo e con una tavolozza dai colori sgargianti che seduce lo sguardo.
Nato a Vo Euganeo nel 1962, vive e lavora ad Este (Padova). Fin da ragazzo dimostra una grande propensione per la pittura, non ha seguito percorsi accademici e solo in età adulta grazie all'incontro con il pittore Vladimiro Evarchi (in arte Miro) ha potuto dar voce alla sua vocazione pittorica. Numerose sono le mostre che lo vedono protagonista, soprattutto nel territorio, riscuotendo sempre un largo consenso da parte del pubblico.

INNOCENTE RUGGERO dipinge paesaggi legati al territorio Veneto, luogo dove affondano le sue radici. Coglie le atmosfere, i colori, le vibrazioni della sua terra, la bassa padovana, che celebra con messaggio forte e leggibile. Diplomato “maestro d’arte” all’istituto d’Arte “Pietro Selvatico” di Padova, negli anni ha messo a punto una tecnica personalissima, simile ad un virtuosismo musicale: veloce, immediata, perfetta per cogliere l’attimo fuggevole. Non c’è tracciato né preparazione, i colori vengono stesi direttamente su una tavola di legno e asciugano rapidamente. I pennelli sono pochi, in particolare usa steli di saggina con cui riesce a riprodurre singolari effetti.

La pittura di BARBARA SCARPAROLO indaga l’essere umano con le sue mille sfaccettature, in particolare la condizione psicologica ed emotiva delle donne. I suoi nudi femminini rappresentano purezza e dipinti con una tavolozza dai colori caldi, terrosi, sono figure ambivalenti divise tra buio e luce. Nata a Vicenza nel 1973, si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia; oggi è docente di tecniche grafiche e pittoriche presso un’associazione di Vicenza. Lavora anche come illustratrice e ha realizzato svariate scenografie per compagnie teatrali locali.


LA FORZA DELL’ARTE
Cardella - Ceresa - Martinelli - Rizzo - Ruggero - Scarparolo
a cura di Sonia Strukul
Foresteria Callegari
Via Castello, 6 - 35032 - Arquà Petrarca (Padova)
dal 15 al 30 settembre 2018
inaugurazione 15 settembre ore 18.00
Ingresso libero

Orari di apertura:
martedì e giovedì 14.00-18.00
mercoledì – venerdì - domenica 15.30-19.30
sabato 9.30-12.30 / 15.30-19.30
lunedì chiuso


Per informazioni:
www.arquapetrarca.com
info@arquapetrarca.com 

Per informazioni sulle opere esposte:
Sonia Strukul
Tel. 392 4541345
strukulsonia@alice.it 

Domenico Cardella
348-4951800 / domenicocardella1@libero.it 

Ivana Ceresa
347-9386736 / ceres-i@teletu.it 

Fabrizio Martinelli
333-8568910 / martinellifabrizio@hotmail.com 

Eros Rizzo
3471373158

Innocente Ruggero
345-1441846 / ruggeroinnocente44@gmail.com 

Barbara Scarparolo
340-2531246 / barbara.arte@libero.it 

Reflections on the lake al THE VIEW di Lugano

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In occasione della terza edizione della fiera di opere su carta Wopart, l' hotel THE VIEW Lugano, sponsor ufficiale della manifestazione, presenta presso i propri spazi “Reflections on the lake”,  un progetto inedito dell’artista Omar Galliani, voce autorevole nel panorama internazionale.



Il rapporto narcisistico con le acque del lago di Lugano indica la volontà dell’autore di trovare una cifra comune tra il riflesso inteso come dato fisico del rispecchiamento del volto e ciò che lo sottintende psicologicamente con tutte le conseguenze: dalla bellezza estatica al dubbio identitario. La cifra d’oriente caratterizza tutte le opere esposte. L’uso della foglia d’oro e il blu oltremare, in alcuni lavori, ne amplificano il risultato estetico e concettuale. Il mistero del disegno si fonde così nella complessità del soggetto. Un cortocircuito ideale tra l’uso di una tecnica esemplare e la ricerca di nuovi contenuti tra passato, presente e futuro.



Il percorso espositivo interesserà la hall, le sale e la Spa, ma anche la suite, all’interno della quale sarà installata l’opera a pastello su tavola “Blu Oltremare”, pensata appositamente per THE VIEW Lugano. Da un disegno storico (“Le tue macchie nei miei occhi”, 1982), esposto alla Biennale di Venezia, alle opere più recenti come i pastelli del ciclo “Berenice”, in cui le stelle e i pianeti si fondono attorno allo sguardo estatico di una “lei” il cui volto resta precluso all’osservatore, o “Chlorophelia”, altra grande tavola che apre la mostra coniugando l’uso del disegno e dell’oro come rispecchiamento aurorale della  luce, sino a ai disegni della serie “Soltanto rose”, dove il fiore “mariano” per antonomasia, la rosa, si sposa con il bianco abbacinante del foglio declinando così la propria esistenza.



Grazie a Sara Rosso, presidente del Gruppo Planhotel che dal 2015 gestisce THE VIEW, e alla sua passione per l’arte, l’hotel si fa ancora una volta promotore di un evento di alto livello, capace di legare la bellezza e la poetica delle opere di Omar Galliani all’esclusività dei suoi spazi, frequentati da un pubblico internazionale.

L’inaugurazione su invito si terrà sabato 22 settembre alle ore 20.30. La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 30 novembre 2018, dalle ore 08.00 alle ore 21.00, inviando comunicazione all’indirizzo events@theviewlugano.ch. Saranno inoltre organizzate visite guidate con aperitivo. Per maggiori informazioni: www.theviewlugano.com.



Omar Galliani, artista italiano di fama internazionale, ha esposto le sue opere nei più importanti musei del mondo, in Europa, Cina, Sud America. Una sua grande tavola, nel 2018, è entrata a far parte delle collezioni del NAMOC di Pechino (Museo Nazionale d’Arte della Cina), accanto ai lavori di Pablo Picasso, Salvador Dalí, Kaethe Kollwitz ed Ansel Adams. Ha partecipato, inoltre, alle biennali di San Paolo, Parigi, Tokyo, Praga, Pechino e Venezia. È docente di pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Per approfondimenti: www.omargalliani.com.

Planhotel Hospitality Group, fondato a Lugano nel 1997, dove ha sede il suo quartier generale, è leader nel management di Resort e Hotel nell’Oceano Indiano. Il gruppo si occupa di gestire e di sviluppare le strategie di marketing e di distribuzione del network dei suoi brand Diamonds Hotels & Resorts, Sandies Hotels & Resorts e dei tre hotel THE VIEW Lugano, Hotel Italia Cortona e Malindi Dream Garden in Kenya. A capo, Sara Rosso, che ha individuato nella perfezione del servizio e nell'ospitalità di qualità la vera chiave del successo, realizzando strutture adatte a diverse tipologie di viaggiatori, dove l'attenzione all’ospite e i servizi al cliente sono l’assoluto tratto distintivo. La famiglia Rosso ha una lunga storia di ospitalità e turismo, con il nonno di Sara Rosso, proprietario di hotel e, a seguire, con il Tour Operator Franco Rosso, brand storico del turismo italiano, fondato dal padre e dalla madre. Un background familiare che le ha lasciato in eredità una profonda conoscenza del mercato e dell'hôtellerie tailor made, una sensibilità estrema a soddisfare le esigenze del cliente e un concetto di tempo libero che fa dell'esclusività il suo diktat. Per maggiori informazioni: www.theviewlugano.com, www.planhotel.com. 


The View Lugano Hotel & Spa
Via Guidino 29, Lugano, Paradiso
T: +41 091 2100000/09
E: info@theviewlugano.ch
www.theviewlugano.com 
www.planhotel.com 

Archivio Omar Galliani
E: info@omargalliani.com 
www.omargalliani.com 

UFFICI STAMPA:
Smith-Petersen PR & Communication
Alice Caudera
T: +39 02 36537328
E: alice.caudera@smith-petersen.com 

CSArt – Comunicazione per l’Arte
Chiara Serri
T: +39 0522 1715142
E: info@csart.it

Gustave Courbet e la natura

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In questo mese, per la prima volta dopo quasi cinquant’anni, torna in Italia Gustave Courbet, in una retrospettiva dedicata a questo genio indiscusso dell’Ottocento e al suo rivoluzionario approccio alla pittura di paesaggio. Uomo dalla personalità forte e complessa, Courbet s’impose come padre del realismo, aprendo la strada alla modernità in pittura con lavori provocatori e antiaccademici la cui principale fonte d’ispirazione fu la natura.

La mostra presenterà una cinquantina di tele, tra cui molti capolavori dell’artista, come Buongiorno signor Courbet, l’autoritratto L’uomo ferito o le celebri Fanciulle sulle rive della Senna, provenienti dai più importanti musei del mondo e condurrà il visitatore in un percorso attraverso i luoghi e i temi della sua impressionante e appassionata rappresentazione del mondo naturale: dai panorami della sua terra alle spettacolari marine battute dalla tempesta, dalle misteriose grotte da cui scaturiscono sorgenti alle cavità carsiche che si spalancano nei torrenti, dai sensuali nudi immersi in una rigogliosa vegetazione alle sublimi scene di caccia della maturità.

Guardato come un maestro dagli impressionisti e venerato da Cézanne, Courbet sembra svelare forme in attesa di essere rese visibili, catturando i fenomeni naturali più elusivi e transitori.

I paesaggi della regione natale, la Franca Contea, occupano un posto particolare nel cuore dell’artista: la vallata lussureggiante della Loue, gli altipiani aridi, i fiumi impetuosi, il sottobosco e i cieli immensi sono rielaborati in infinite e sorprendenti varianti. Motivo d’ispirazione sono stati anche i luoghi dove ebbe modo di soggiornare o che visitò nel corso della sua vita, come le coste mediterranee nei pressi di Montpellier, i paesaggi rocciosi della regione della Mosa in Belgio, le marine della Normandia, con le onde rigonfie prima di infrangersi sugli scogli, o i laghi svizzeri dipinti in esilio in un’atmosfera carica di nostalgia. A questi soggetti si aggiungono i dipinti che hanno per tema i nudi e gli animali nel paesaggio, dove Courbet dimostra ancora una volta di essere portatore di uno sguardo originale sul mondo, ma anche di essere consapevole della grande tradizione pittorica occidentale, studiata al Louvre.

Con Courbet e la natura il pubblico italiano potrà quindi riscoprire l’opera di uno dei più grandi pittori dell’Ottocento, un artista che ha lasciato un segno indelebile sulla sua epoca traghettando l’arte francese dal sogno romantico alla pittura di realtà, e da questa a un nuovo amore per la natura.



COURBET E LA NATURA
Ferrara, Palazzo dei Diamanti
22 settembre 2018 – 6 gennaio 2019

Organizzatori
Fondazione Ferrara Arte e Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara

A cura di
Dominique de Font-Réaulx, Barbara Guidi, Maria Luisa Pacelli, Isolde Pludermacher e Vincent Pomarède

Informazioni e prenotazioni
tel. 0532 244949 | diamanti@comune.fe.it
www.palazzodiamanti.it

Ufficio stampa
Studio ESSECI – Sergio Campagnolo
tel. 049 663499 | info@studioesseci.net
www.studioesseci.net

Imago Hominis di Francesco Fontanesi presso il Complesso Monumentale de L’Ospitale

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Dando seguito all’ormai consolidata tradizione delle esposizioni di settembre organizzate dall’Amministrazione Comunale di Rubiera, presso il Complesso Monumentale de L’Ospitale (Via Fontana, 2), dal 29 settembre al 28 ottobre 2018, sarà allestita “Imago Hominis”, personale di Francesco Fontanesi, a cura di Umberto Nobili.



La mostra, realizzata con il contributo di Tetrapak Italia, verrà inaugurata sabato 29 settembre alle ore 17.30. Saranno presenti, oltre all’artista, Emanuele Cavallaro (Sindaco del Comune di Rubiera), Elena Lusvardi (Assessore alla Cultura del Comune di Rubiera) e Umberto Nobili (curatore).

L’esposizione sarà dedicata alla più recente produzione di Francesco Fontanesi, autore versatile, sperimentatore di tecniche e di materiali diversi, presente sulla scena artistica da molti decenni.

Il genitivo soggettivo dell’espressione latina del titolo – “Imago Hominis” – vuole sottolineare l’indagine condotta sull’uomo per il tramite di immagini ripensate e ricostruite dall’artista sulla base di gesti, sguardi e tracce di volti carpiti alla quotidianità. Esse, oltre a proporsi come occasioni di originale espressività artistica, intendono esplorare la condizione umana fin oltre i suoi margini e al fondo delle più riposte piaghe dell’anima.

«Con questa proposta – scrive Elena Lusvardi– Francesco Fontanesi ci svela l’Infinito che è dentro l’uomo e dentro di noi. L’Ospitale, secondo la sua originaria vocazione, ospita l’uomo in tutte le sue dimensioni, nella poliedrica individualità e nella diffusa universalità che riconduce tutti noi ad un’unica scintilla divina».

«Letto dall’interno dell’acuta sensibilità di Fontanesi – conclude Umberto Nobili – il mosaico umano montato sulla scena dei suoi quadri prende mobilità e verità nuove e si carica di suoni e voci suadenti che restituiscono una diversa e più appagante coerenza al fluire della vita e al suo mistero».


L’esposizione sarà visitabile di sabato con orario 16.00-19.00 e di domenica con orario 10.00-12.30 e 16.00-19.00. 
Ingresso libero. 

Catalogo disponibile in mostra con prefazione di Elena Lusvardi, testo critico di Umberto Nobili, apparato bio-bibliografico e riproduzione fotografica delle opere. 

Per informazioni: tel. 0522 622238, cultura@comune.rubiera.re.it, www.comune.rubiera.re.it


Segnalato da Chiara Serri


Amore. Cantico dei Cantici di Elio De Luca

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Il “Cantico dei Cantici”, uno dei testi più lirici e inusuali delle Sacre Scritture, è col suo messaggio di amore universale alla base del viaggio visivo dell’artista toscano Elio De Luca. Il ciclo di dipinti compone la mostra itinerante dal titolo “Amore. Cantico dei Cantici”, a cura di Maurizio Vanni e prodotta da MVIVA, che farà la sua prima tappa nel Lu.C.C.A. Lounge & Underground e sarà aperta al pubblico dal 18 settembre al 14 ottobre 2018 con ingresso libero. 



L’incontro con l’artista si terrà sabato 29 settembre 2018 alle ore 17 e nell’occasione sarà presentato il libro d’artista, edito da Polistampa, che oltre a includere la riproduzione delle opere in esposizione sarà corredato dal testo originale del Cantico.

Unico poema d’amore presente nell’Antico Testamento, contenuto sia nella Bibbia ebraica che in quella cristiana, il Cantico racconta in versi l’amore tra due innamorati, con tenerezza ma anche con un ardire di toni ricco di sfumature sensuali, che ha guadagnato nei secoli schiere di estimatori anche tra i laici. “Ciò che ha sempre incuriosito l’artista toscano – spiega il curatore Maurizio Vanni – è stata l’analisi del non visibile attraverso il visibile e il mistero che circonda questo componimento non poteva non conquistare la sua attenzione. De Luca tenta di raffigurare i sentimenti e gli stati d’animo scaturiti dalla sua lettura, ma cerca anche di indagare le parole da nuove ottiche proponendo una costante ricerca di unire gli opposti: il divino con la materia, il sacro con la terrestrità, l’infinito con il finito, la luce celestiale con la consistenza dei corpi, dove il soprannaturale potrebbe trasformarsi nel filo rosso che lega tutte le cose del mondo”. 

De Luca non si limita a illustrare i passaggi più suggestivi del Cantico, ma li prende a prestito per celebrare l’amore in tutte le sue sfaccettature, l’estasi, i sospiri, i lucidi sogni, il rincorrersi, il trovarsi, lo stordimento sensoriale, il cercarsi, il ritrovarsi, ma anche l’amplesso e i momenti di dolce erotismo nei quali i due corpi si fondono diventando una cosa sola. I fondi oro rappresentano il non reale, qualcosa di distante e irraggiungibile, e danno un effetto mistico e sovrannaturale. “Ne scaturiscono opere raffinatissime – continua Vanni– nelle quali la leggerezza dei corpi sembra quasi immersa in un mare dorato. Gli incarnati appaiono illuminati dall’interno, da un bagliore intenso che li rende eleganti e quasi immateriali. Tutto si muove lentamente, quasi ritmato da un metronomo marziale che scandisce un tempo più esistenziale che cronologico. L’amore si trasforma in simbolo supremo che riesce ad accogliere in sé significati molteplici, materiali e trascendentali, umani e divini”.

Oltre al tenero e sensuale amore tra i due protagonisti, le sue tele rimandano anche all’amore del creatore (Dio o forse lo stesso artista) per le sue creature e all’approccio spirituale all’esistenza terrena. “L’amore del Cantico è umano – sottolinea Vanni–, ma ha in sé una scintilla divina che lo rende unico e lo avvicina alla luce dell’Altissimo. Visto da un’altra ottica, l’amore umano del Cantico si apre ad essere il pretesto più efficace per parlare di Dio. Il Cantico di De Luca è un’ode alla vita, un inno all’amore vero e profondo, simbolo di promesse eterne terrene e sovrannaturali, ma anche traccia concretamente eterea d’infinito e di completezza. Solo questo tipo di amore potrà salvare il mondo”.



ELIO DE LUCA “AMORE. CANTICO DEI CANTICI”
a cura di Maurizio Vanni
Lu.C.C.A. Lounge&Underground 
Dal 18 settembre al 14 ottobre 2018
orario mostra: da martedì a domenica 10-19, chiuso lunedì
Ingresso libero

Incontro con l’artista e presentazione libro sabato 29 settembre 2018 ore 17

Per info:
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art Via della Fratta, 36 – 55100 Lucca
tel. +39 0583 492180   www.luccamuseum.com  info@luccamuseum.com

Addetto Stampa Lu.C.C.A.
Michela Cicchinè  mobile +39 339.2006519 m.cicchine@luccamuseum.com





Tredicesima edizione del premio Arte Laguna

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Al via la tredicesima edizione del premio Arte Laguna che guarda oltre i confini dell'arte contemporanea inserendo una nuova categoria in concorso dedicata al Design per promuovere e valorizzare la creatività applicata all'ambito dell'arredamento.



Gli artisti partecipanti vengono esaminati da una giuria d'eccellenza per la grande mostra a marzo 2019 nei suggestivi spazi dell'Arsenale di Venezia e hanno la possibilità di vincere residenze in tutto il mondo, collaborazioni con aziende, mostre personali in gallerie internazionali, oltre ai premi in denaro.

Il montepremi totale della XIII^ edizione è di 200.000 euro.

10 le categorie di concorso : pittura, scultura e installazione, arte fotografica, video arte e cortometraggi, performance, arte virtuale, grafica digitale, arte ambientale e arte urbana, design.

La giuria internazionale:
Igor Zanti, curatore generale del premio e direttore di IED Venezia

Flavio Arensi - direttore dei musei di Legnano; Filippo Andreatta - regista teatrale e co-curatore di Centrale Fies; Mattias Givell - co-direttore di Wanås Konst in Svezia ; Eva González-Sancho - co-curatrice della prima Biennale di Oslo del 2019; Simone Pallotta - curatore di arte pubblica e urbana; Richard Noyce - scrittore, docente e critico d'arte; Enrico Stefanelli - direttore artistico di Photolux Festival di Lucca; Alessandra Tiddia - chief curator presso il Mart di Trento e Rovereto; Vasili Tsereteli - direttore del Moscow Museum of Modern Art; Maxa Zoller - curatrice della sezione film di Art Basel e direttore artistico di International Women's Film Festival di Dortmund; Alfonso Femia, architetto, Danilo Premoli, architetto e designer.

La MOSTRA DEGLI ARTISTI FINALISTI, selezionati dalla giuria internazionale, si terrà all'ARSENALE DI VENEZIA per tre settimane a marzo 2019. 


Gli artisti partecipanti possono vincere:
- 6 premi in denaro da 7.000 euro ciascuno
- 1 importante Mostra all'Arsenale di Venezia
- 4 mostre in Gallerie d'Arte internazionali
- 4 collaborazioni con Aziende - Business for Art
- 9 Residenze d'Arte
- 1 Premio Sostenibilità e Arte dedicato al riuso, riduco, riciclo della plastica
- 4 Festival internazionali
- pubblicazione nel catalogo ufficiale

Le iscrizioni sono aperte fino al 27.11.2018 www.premioartelaguna.it


Per info:
info@premioartelaguna.it T. 041 5937242


CONTEMPORANEA FESTIVAL 18. Vivere al Tempo del Crollo

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Giunto alla XVI edizione, dal 24 al 30 settembre CONTEMPORANEA FESTIVAL 18 inaugura le attività della nuova stagione del Teatro Metastasio di Prato.



Curiosità e criticità di sguardo hanno sempre contraddistinto la passione del direttore Edoardo Donatini nel tracciare un racconto di urgenze e complessità del presente attraverso i molteplici linguaggi del contemporaneo, facendo di questo festival un luogo di pensiero e azione più che una vetrina.

Mentre il ‘processo creativo’ e le tappe necessarie alla composizione dell’opera sono sempre state l’elemento fondante di questo racconto - tra sconfinamenti stilistici, fuori formati e complessità di modalità produttive -, l’approccio al monitoraggio del magma cangiante e fluido delle arti della scena contemporanea si è da sempre sviluppato in tre direzioni principali:la proposta di spettacoli e performance di artisti nazionali e internazionali difficilmente visibili nei circuiti teatrali ufficiali e l’attivazione di laboratori formativi per operatori e pubblico;
la collaborazione tra istituzioni culturali del territorio e l’attivazione di una fitta maglia di relazioni nazionali e internazionali con la creazione di una rete di soggetti affini capaci di incentivare dati di cooperazione e circuitazione degli artisti e di innescare un meccanismo virtuoso di reciprocità degli scambi da e per l'Italia;
l’organizzazione di diversi momenti di riflessione teorica e critica sui meccanismi del ‘sistema teatro’, capaci di incidere sul ruolo dell’arte nella mappa della cultura e dell’innovazione.

In particolare CONTEMPORANEA FESTIVAL 18 sviluppa il proposito che già aveva animato la scorsa edizione e prosegue la “riflessione pratica e teorica sul tema di crollo/cedimento/rovina/caduta” definendo una piattaforma di osservazione sui processi di crisi in ambito creativo, con particolare attenzione a un tema caldo del dibattito teatral-culturale degli ultimi tempi: i festival e la loro funzione.

Oltre agli spettacoli e alle produzioni site specific di circa 20 gruppi/artisti, un focus particolare sulla coreografia nazionale e d’oltralpe e diverse esperienze laboratoriali, ci saranno incontri, confronti, tavole rotonde e momenti teorici di approfondimento tra operatori, critici, studiosi e artisti. Inoltre, con tre diversi progetti che gettano un ponte tra le arti della scena e l’arte contemporanea, si consolida la pluriennale collaborazione del festival con il Centro Pecci per l’Arte contemporanea.


Prato - dal 24 al 30 settembre 2018
CONTEMPORANEA FESTIVAL 18. Vivere al Tempo del Crollo


CONTEMPORANEA FESTIVAL 18 è un progetto del Teatro Metastasio di Prato organizzato con il contributo di Regione Toscana e Comune di Prato.



Presto tutto il programma e le info su www.contemporaneafestival.it

Info Teatro Metastasio - tel 0574 608501 - Cristina Roncucci 0574/24782 (interno 2) - 347 1122817

Al Museo Nazionale Collezione Salce si va ora Verso il Boom!

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Dal 28 settembre 2018 al 17 marzo 2019, la mostra "Verso il Boom! 1950 – 1962" conclude il ciclo delle 'Illustri persuasioni', il progetto espositivo cui è stata affidata, a cura di Marta Mazza, l’apertura al pubblico del Museo Nazionale Collezione Salce, in Treviso.



Scrive la curatrice Marta Mazza, che del Museo Nazionale Salce è il Direttore : “Passata la guerra, un incontenibile entusiasmo progettuale si diffonde capillarmente nel Paese. E la pubblicità riflette e anticipa, sottolinea, enfatizza questo sentimento, vivendo un momento di straordinaria effervescenza.

Autori già maturi e specializzati da tempo nella grafica illustrata, reiterano con caparbietà i fasti del cartellonismo delle origini – è il caso di Dudovich, di Boccasile, di Edel – o ne rinnovano radicalmente i modi – Carboni, Nizzoli – beneficiando di spunti progettuali desunti da una consapevolezza professionale decisamente più complessa, esercitata nell’ambito di strategie comunicative che inseriscono il manifesto – nemmeno più così indispensabile – in promozioni pubblicitarie ad ampio spettro che il prodotto lo imballano, lo etichettano, lo animano.

Giovani geni venuti dal nord – lo svizzero Huber, l’olandese Noorda, il tedesco Engelmann – intercettano a Milano i fermenti generativi del migliore design e della più emancipata cultura d’impresa, disegnando immagini così perfettamente attuali da essere oggi, a settant’anni di distanza, vive e storiche al contempo.

Ma infine, nel generale innamoramento per l’America – da cui arrivano bevande, detersivi e agenzie pubblicitarie, minime avanguardie tangibili di quello che resta un sogno ancora lontano – spicca il caso tutto italiano di Armando Testa: ispirato dai precorrimenti di Federico Seneca e alimentato da una grande cultura pittorica, si rivelerà a lungo capace di ineguagliati traguardi di sintesi e di efficacia comunicativa”.



Verso il Boom! 1950 – 1962

Dal 28 settembre 2018 al 17 marzo 2019
Museo Nazionale Collezione Salce
Via Carlo Alberto, 31, 31100 Treviso TV

Traces of Soul

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Sabato 29 settembre alle ore 18.30 all'interno della Cavallerizza di Palazzo Sambuca, inaugura "Traces of Soul" mostra personale di Fabio Modica.

Una nuova collaborazione della storica galleria catanese Arionte Arte Contemporanea con la Fondazione Sambuca, che con questo nuovo appuntamento, propone i lavori di un giovane artista siciliano . L'evento, realizzato nel contesto di Palermo Capitale della Cultura 2018 e anche inserito nella programmazione della Settimana delle Culture.

Fabio Modica, scrive Giacomo Fanale, curatore: "esprime una straordinaria capacità di frammentazione multisensoriale della visione, ottenuta con un elaborato e sapiente cromatismo che ne facilita la focalizzazione dell'immagine. La composizione cromatica, cattura l'osservatore con l'immediatezza propria di un fotogramma scomposto, un senso di tridimensionalità che rende compartecipi dell'opera dell'artista e di tutto ciò che essa comunica e riproduce. Il colore è lo strumento per arrivare alla forma e alla percezione". 

Le sue tele sono un "mosaico espressionista", se così può definirsi la tecnica pittorica dell'artista siciliano, in cui la materia delle tessere musive è sostituita dall' addensarsi del colore disteso a spatola, come tessere create da grumi di colore a significare stati emozionali.

L'evento è stato realizzato con il contributo tecnico di: IDEA HUB, l'Associazione per la Promozione Sociale e Culturale VOLO, e Fanale Architettura.


Fabio Modica nasce a Catania nel 1978. Allievo di noti artisti italiani quali Alberto Abate eAntonio Santacroce, le sue prime prove possono ascriversi allo stile classico rinascimentale, con occasionali riferimenti alla mitologia greca e latina ed una predilezione per soggetti avvolti da luce caravaggesca. Perfezionatasi nella tecnica ad olio, la sua arte trova ulteriori veicoli espressivi negli acrilici, i gessetti, gli acquerelli e, soprattutto, in tecniche miste sperimentali ed innovative. L'incontro con il pittore Antonio Santacroce segna un radicale cambiamento nella sua produzione ed identità di artista. Gradualmente prende le distanze dallo stile figurativo classico per abbracciare una prospettiva semi-astratta, nella quale l'amore per le nude linee e i colori sfocia in un agone irrisolto fra l'innata propensione per i linguaggi realistici ed iperrealisti e l'irresistibile richiamo dell'espressionismo astratto.



TRACES OF THE SOUL - Fabio Modica

A cura di Giacomo Fanale 
30 settembre - 4 novembre 2018

Inaugurazione
29 settembre ore 18,30

Catalogo
Edizioni MONDADORI con testi di Giacomo Fanale e Daniela Vasta 

Organizzazione
Arionte Arte Contemporanea  
arionted@gmail.com

Info sede
Fondazione Sambuca 
info@fondazionesambuca.org

Orari
martedi / venerdì 17.00 / 21.00 
sabato / domenica e festivi  10.00/13.00 .17.00/22.00

Links
www.ariontearte.it
www.fondazionesambuca.org

Promozione e Comunicazione

MLC COMUNICAZIONE
+39 091 6114950 | +39 3389701502 | +39 3478495657
mlc.comunicazione@gmail.com | mlc.comunicazionepress@gmail.com

Arte Contemporanea Paesaggio d'Abruzzo

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5-21 ottobre 2018 
Spazio Matta - Museo delle Genti D'Abruzzo 
A cura di Valentina Valentini

Un progetto promosso e finanziato da Fondazione ARIA grazie al contributo dei propri sponsor e soci in partenariato con Artisti per il Matta e in collaborazione con Associazione Arte-Natura e Fondazione Museo delle Genti D'Abruzzo. 

Patrocini: Comune di Pescara, Comune di Chieti, Università D'annunzio, Accademia di Belle Arti di L'Aquila. 

Dal 5 al 21 ottobre la città di Pescara, grazie alla Fondazione Aria, ospiterà presso due dei suoi spazi più prestigiosi, lo Spazio Matta ed il Museo delle Genti d'Abruzzo, un evento di eccellenza per la Regione Abruzzo: l'installazione interattiva del collettivo artistico di fama internazionale Studio Azzurro "Esplorazioni, ambiente per elementi naturali, suono e immagini in movimento" dedicato all'esperienza Arte-Natura. Oltre la produzione artistica di Studio Azzurro il programma di mostre ed eventi, curato da Valentina Valentini, una delle massime esperte in Italia di arti performative e video arte, prevederà un allestimento delle opere dell'artista Abruzzese recentemente scomparso Sebastiano De Laurentiis, un percorso espositivo a cura di Stefano Scipioni di Zucreativelab "Documentalia - percorsi, documenti, tracce, testimonianze del progetto Arte e Natura" attraverso il quale si potrà entrare dento il pionieristico progetto di interventi site specific portato avanti tra il 1996 ed il 2006 dall'Associazione Arte-Natura capitanata da De Laurentiis. 

A corollario del progetto vi sarà la mostra delle opere di Lucilla Candeloro l'artista abruzzese che attraverso le sue opere si occupa di esplorare la natura della nostra terra proseguendo proprio quel tracciato di valorizzazione del rapporto arte e natura iniziato da Sebastiano e dagli artisti da lui coinvolti. 

Le parole di Valentina Valentini ci spiegano il significato di questa operazione; "Le iniziative in programma nascono dall’intento di valorizzare le installazioni di alcuni artisti (De Laurentiis, Brancato, Nunzio, Parrino, Pirri, Barzagli, Albanese, Carrino, Grcic, Varotsos, Giuliani, Renzogallo), realizzate nel contesto delle Biennali Arte-Natura (1996-2006) in vari luoghi (il parco naturale di Serranella, Roccascalegna, Pizzoferrato, Montenerodomo e altri) della provincia di Chieti. Valorizzare significa innanzitutto promuoverne la conoscenza, raccogliendo la documentazione e condividendola sul web (www.artenatura.fondazionearia.it) far rivivere il fascino della relazione fra arte e natura, attraverso l’esplorazione che ci offre l’ambiente interattivo realizzato da Studio Azzurro; richiamare l’attenzione su un patrimonio di valore artistico che si sta negli anni degradando per assenza di manutenzione e, ancor più grave, per ignoranza della sua esistenza". 

Alessandro Di Loreto, Presidente della Fondazione Aria, che ha promosso e finanziato attraverso i suoi mecenati questa importante iniziativa di produzione di arte contemporanea, racconta come nasce l'idea del progetto:" con De Laurentiis si è convenuto il programma generale di questo progetto ARIA, ovvero di “valorizzazione” degli interventi realizzati, perché utile anche ai fini di una continuazione dell’attività e del progetto Arte-Natura. Questo non è un progetto di catalogazione (ci sono ottimi cataloghi realizzati in occasione delle mostre) o di guida turistica alle opere ed al territorio. Si è scelto invece di realizzare un’opera artistica sulle opere d’arte esistenti e sulla natura. Si potrebbe dire “fare arte sull’arte”. 

STUDIO AZZURRO
ESPLORAZIONI, AMBIENTE PER ELEMENTI NATURALI, SUONO E IMMAGINI IN MOVIMENTO
Installazione interattiva dedicata al progetto Arte-Natura

5-21 Ottobre 2018
Spazio Matta - Pescara 
Aperture: tutti i giorni dalle 17 alle 21 – INGRESSO GRATUITO
Ideazione e direzione artistica Fabio Cirifino, Laura Marcolini

Un frammento di roccia e uno raccolto dalle argille scagliose. Su di essi piccole proiezioni che il visitatore è invitato ad attraversare con la propria mano, per toccare la roccia di gesso e la terra delle crete. Toccare le materie di cui è fatto il territorio dà origine al racconto video su una grande proiezione frontale.
La terra porta con sé piccoli animali e i racconti dei luoghi in cui gli artisti di Arte-Natura hanno depositato le loro opere, modificando il paesaggio e inserendo in esso nuove narrazioni. 
La roccia porta con sé le tracce arcane di antichi insediamenti umani e le tracce naturali di quella soglia che è la Val di Sangro tra biogeografie altrimenti lontane. 
Per raggiungere le opere realizzate per le Biennali Arte-Natura, si attraversano scenari di grande respiro e rari ecosistemi, si scoprono località inattese e, nel viaggiare, si cuciono percorsi tra un insediamento e una riserva naturale, tra un’opera e un borgo storico.
Si collezionano punti sparsi per itinerari possibili.

http://www.studioazzurro.com/


PROIEZIONI FILM E VIDEO DI STUDIO AZZURRO
Le produzioni di video e film realizzati dal 1982 fino al nuovo secolo, sono ricche di temi e modi espressivi che connotano la sperimentazione audiovisuale di Studio Azzurro e offrono la possibilità di conoscere una parte integrante del loro lavoro, articolato in territori contigui ma variati: videoinstallazioni, film, spettacoli di teatro e di danza, videoarte, fotografia, documentazioni, installazioni interattive e musei di narrazione. 

Tutte le proiezioni si tengono presso Sala Museo del Gusto del Museo delle Genti d'Abruzzo - Pescara 

Venerdì 5 2018 ore 21.00 - Sabato 13 ottobre 2018 ore 18.00
Il Mnemonista (2000) 

Sabato 6 - sabato 20 ottobre ore 18.00
Facce da Festa (1980)
Lato D (1980-1982)
Dov'è Yankel (1985- 1988- 1994)

Domenica 7 - domenica 21 ottobre ore 18.00
L'osservatorio nucleare del signor Nanof
La variabile Felsen (1988) 

DOCUMENTALIA
PERCORSI, DOCUMENTI, TRACCE, TESTIMONIANZE DEL PROGETTO ARTE E NATURA
Stefano Scipioni - Zucreativelab

5-21 Ottobre 2018
Museo delle Genti D'Abruzzo - Galleria Fotografica - Pescara 
Orario di apertura: dal lunedì al venerdì 10.00-13.00, sabato 10.00-13.00/16.30-19.30, domenica 16.30-19.30
Ingresso al Museo € 2,00

Viene ricostruito, attraverso foto, progetti, bozzetti, cataloghi, video interviste, un sito web, il progetto Arte e Natura (1996-2006) ideato e curato dall’artista Sebastiano De Laurentiische consiste in 11 installazioni site specific collocate nel territorio della provincia di Chieti. 





INAUGURAZIONE 5 OTTOBRE 2018 - ORE 18.00
STUDIO AZZURRO
Installazione interattivadedicata al Progetto Arte-Natura
SEBASTIANO ANTONIO DE LAURENTIIS
SPAZIO MATTA - Pescara

5 OTTOBRE 2018 - ORE 19.00
STEFANO SCIPIONI - ZUCREATIVELAB
DOCUMENTALIA - PERCORSI, DOCUMENTI, TRACCE, TESTIMONIANZE
LUCILLA CANDELORO
MUSEO DELLE GENTI D’ABRUZZO - Pescara

5 OTTOBRE 2018 - ORE 20.00
MEDIATURGY
TALK con Studio Azzurro, Valentina Valentini, Anita Trivelli, Massimiliano Scuderi, Domenico Spinosa. 
introduce ALESSANDRO DI LORETO, Presidente Fondazione ARIA 
MUSEO DELLE GENTI D’ABRUZZO - SALA FAVETTA - Pescara

5 OTTOBRE 2018 - ORE 21.00
PROIEZIONE FILM STUDIO AZZURRO
Il Mnemonista [2000, 90 minuti, 35 mm, colore] 
MUSEO DELLE GENTI D’ABRUZZO - SALA FAVETTA - Pescara

Sauro Cavallini - Luce e Ombra nella Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno, a Firenze.

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A poco più di due anni dalla sua scomparsa, l’artista Sauro Cavallini (1927 - 2016) è protagonista di una grande mostra nella Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno, in via Ricasoli 68, a Firenze. Con il titolo “Sauro Cavallini - Luce e Ombra”, la mostra antologica curata da Domenico Viggiano, propone l’intera parabola artistica di Cavallini: dalle prime creazioni di grafica degli anni ‘60 alle grandi sculture in ferro e bronzo, fino alle tempere dell’ultimo, prolifico periodo.

L’iniziativa espositiva, visitabile fino al 30 ottobre 2018, è realizzata dall’Accademia delle Arti del Disegno e dal Centro Studi Sauro Cavallini grazie al prezioso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, dell’Ufficio Consulenti finanziari di Firenze di Banca Mediolanum e del Consiglio Regionale della Toscana, ed è patrocinata dal Comune di Firenze, dalla Regione Toscana, dalla Città Metropolitana, dal Comune di Fiesole e dalla Fondazione Michelucci.

Si tratta di un vero e proprio "omaggio a Firenze", città che accolse l’artista alla fine degli anni ‘30 del Novecento dopo che la sua famiglia vi si trasferì da La Spezia, in cui è possibile ammirare opere frutto dell’intenso lavoro di Sauro Cavallini impegnato per oltre mezzo secolo nella ricerca tridimensionale attraverso forme dalle curve gentili, sinuose, senza fine e dal continuo movimento.

Un Be-stià-rio alla Galleria San Lorenzo Arte

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Dal 14 ottobre al 30 novembre 2018 la Galleria San Lorenzo Arte di Piazza Bordoni 4, a Poppi (Ar), ospita “Be-stià-rio”, collettiva a cura di Silvia Rossi in collaborazione con ExpArt Studio&Gallery.

In mostra le opere di Dagnia Cherevichnik, Alexander Daniloff, Riccardo Piferotti, Freaklab, Maura Giussani, Antoni Hidalgo, Luisella Menicacci, Irene Meniconi, Roberta Soldani, Alberto Sordi e Maria Vittoria Zoccai.

L’esposizione, a ingresso libero e gratuito, sarà visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 20 con orario continuato. Domenica 14 ottobre, alle ore 17, l’aperitivo inaugurale.

LA MOSTRA
Sin dagli albori l’essere umano ha condiviso il pianeta con le più svariate razze animali, cacciandone alcune, addomesticandone altre e fuggendo da altre ancora.

A ciascuna di loro da sempre attribuiamo un valore spirituale, simbolico o caratteriale. Le varie culture e religioni hanno elevato gli animali a rappresentanti del modus operandi umano, divinizzandoli o demonizzandoli, rendendoli guide o simboli dei nostri istinti e stati d’animo più profondi.
In epoca Medioevale nascono poi i “bestiari”, opere didascaliche in cui gli altri esseri viventi, in base alle loro caratteristiche, vengono interpretati in modo simbolico o allegorico.

Questa esposizione, scaturita da una open call, nasce dall’esigenza di una nuova formula di lettura orientata al mondo contemporaneo, in cui il rapporto uomo/animale si presenta con rinnovate forme e modalità. Non solo totemici e ancestrali, ma simbolo e metafora di una società che si muove su nuovi cardini.

“Be-stià-rio” raccoglie le opere di dodici autori nazionali e internazionali, che presentano le loro eterogenee sfaccettature di questo “nuovo mondo contemporaneo” e del suo rapporto con gli archetipi animali. Questi ultimi passano dalla dimensione naturale a quella simbolica, fondendosi e alternandosi con l’artificialità dell’universo umano.

www.sanlorenzo-arte.com
www.expartgallery.com


Addetto Stampa - Marco Botti 
tessera ODG 118843 – cell. 3475489038 
marco.botti9@gmail.com - marco.botti@pec.giornalistitoscana.it

Artexpo Autumn Rome 2018

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Si inaugura sabato 27 ottobre alle ore 18 la grande rassegna artistica internazionale a Roma "Artexpo Autumn Rome 2018", presso il meraviglioso spazio della Galleria Domus Romana in Via Quattro Fontane, 113 00184 Roma tra Piazza di Spagna e la Fontana di Trevi, in centro storico di Roma.

Saranno in mostra opere pittoriche, fotografiche, scultoree e digitali di artisti provenienti dai seguenti venticinque paesi : Austria; Bulgaria, Canada, Cina, Costa Rica, Danimarca, Egitto, Francia, Georgia, Germania, Giappone, Israele, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica di San Marino, Repubblica Ceca, Russia, Serbia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraina, Ungheria, USA . Anche per quest'ultimo evento artistico nella splendida cornice di Roma Antica, la molteplicità dei diversi paesi di origine degli artisti selezionati per questa manifestazione, sta a testimoniare la caratteristica di internazionalità di questo evento che unisce artisti di culture diverse in nome dello stesso linguaggio universale dell'arte.

Artists for Artexpo Autumn Rome 2018

Mostre personali

Giacomo Caadducciu "Giac" - Yolande Descombes - Riccardo Faetanini - Attila Olasz - Giulia Quaranta Provenzano


Mostra collettiva

Valentina Anopova - Denise Antonini - Kirill Arkadyev "Gera" - Alberto Gianfranco Baccelli - Maria Rosa Barut Costantini - Tsvetilena Bochukova - Loredana Boldini - Anne Capelle "Carlann" - Letty Cauet - Francesco Celenza "Dorian" - Carlo Alberto Cozzani - Tamar Daraselia - Gerard Dugardin - Ales Dusa - Elena Elizarova - Karin Frick Stenum "Frickum" - Antonella Gala - Luise Gandon - Maria Gattu - Anna Gautier - Victoria General - Sara Gentilini - Mona Hassan - Zdenko Javorka "Vorden" - Erich Kovar - William Langeveld - Noreen Larinde "Norina" - Elis Lin - Nadia Loriot - Esther Luthi - Beata Makowska - Maria Caterina Mariano "Mari'" - Lucia Petracca e Alessandra Mazzeo "PIN-DEVICE" - Olga Mihailicenko - Zizelda Moreira "Zi Moreira" - Kazunaga Nakashima - Carmela Oggianu "Caroggi" - Paola Papa "Pazze idee...idee pazze di Paola" - Nina Pauloff - Piera Pazzaglia - Paolo Poggioli "GordonP - Irena Prochazkova - Joseph Roggo - Sanja Rosic "Stasa Koskic" - Maria Raffaella Rossi "Sathya" - Yulia Sagdetdinova "July Sag" - Antonella Salvadore - Alessandro Scemi - Andrea Schimböck Paintings - Victoria Semenkova - Alessandra Sequeira - Dmitry Shturm - Shmulik Slama - Irina Sumanenkova - Tan Xu - Teresa Trelińska-Nowosad "Therese Art" - Oksana Trofimenko - Magdalena Luna - Gleb Uralov - Yaffa Wainer - Anne Weber "Channah Arts"

Durante il vernissage ci sarà uno spettacolo imperdibile della Compagnia ECHOES, una performance di Teatrodanza dal titolo "Fase R.E.M.", con coreografie originali di Giuliana Maglia e con Tiziana Cardella, Laura Di Biagio, Matteo Gentiluomo, Giuliana Maglia e Giusy Pizzimenti .

Fase R.E.M. è un viaggio nei labirinti della mente immersa nel sonno più profondo. Un’insieme di immagini oniriche evocative di una “realtà non realtà”, alterata, in cui ci si sposta nel tempo e nello spazio, in cui tutto è esagerato ma sempre possibile.

Un susseguirsi di figure pescate dai sogni senza seguire una “story line”, perché una mente che sogna fa voli pindarici e non sempre è tutto spiegabile.

Semplicemente un viaggio in una e più menti che sognano mentre il corpo è immobile, come meccanismo di difesa.

Quello che traspare dal lavoro coreografico è un senso di libertà, quel senso di libertà che spesso nella realtà ci è negato e che nei sogni invece è filo conduttore, nel bene e nel male.

Chissà se attraverso questo viaggio onirico riusciremo a trovare nell’irrealtà del sogno la parte più vera e reale di noi.

https://www.facebook.com/CompagniaECHOES/



Artexpo Autumn Rome 2018 è in mostra dal 27 ottobre al 11 novembre 2018 con orari espositivi dalle 15 alle 22 tutti i giorni festivi compresi presso la Galleria Domus Romana Via Quattro Fontane, 113 00184 Roma

Organizzazione evento Artists in the World Events Angelo Ribezzi https://www.artintheworld.net/ news@artintheworld.net info@domus-romana.it


Aldo Spoldi - 1968 - 1969

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La Galleria Antonio Battaglia di Milano inaugura la nuova stagione artistica con la personale del giovane artista Aldo Spoldi, studente all’Accademia di Brera.

Si tratta di quadri del periodo 1968 - ’69, rigorosamente su tavola, che vanno a comporre immagini iconiche, ironiche e concettuali in continuo movimento.

Opere queste mai esposte, che Aldo ha sempre conservato nel suo studio e negli armadi di casa sua. Tempera, collage e matite scrivono la storia di quegli anni; la storia di un giovane artista che delinea il proprio linguaggio personale, quello della Banda del Marameo, capitanata dallo stesso Aldo con i suoi compagni di accademia in giro per il centro di Milano e di Crema a fare marameo ai passanti e alle autorità. Tutto è documentato dalle fotografie di Met Levi, da una multa dei Vigili di Crema e da svariati articoli dell’epoca.

Una risposta ironica alla contestazione giovanile del ’68, alla Pop Art e agli Happening di quegli anni. Oltre a celebrare il cinquantenario di un’epoca rivoluzionaria come il ’68 la mostra si terrà in contemporanea alla grande antologica dedicata a tutto il lavoro di Aldo Spoldi La storia del mondo, alla Fondazione Marconi in via Tadino 15 (fondazionemarconi.org), dal 20 settembre al 10 novembre 2018, mostra che parte da un nuovo grande quadro intitolato Antologica che corrisponde al racconto surreale e mirabolante dell’intera vicenda artistica di Aldo Spoldi dal 1968 ad oggi.


Aldo Spoldi è nato a Crema nel 1950 dove vive e lavora.
Si forma al Liceo Artistico Beato Angelico e all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
Artista ironico, ludico, teatrale, è pittore, scultore, musicista, scrittore, già docente all’Accademia di Brera e membro della Società di Patafisica.
Lo sviluppo della sua attività coincide con la trasformazione dell’arte e della società, ognuna delle quali si rispecchia nelle varie fasi del suo lavoro.


Aldo Spoldi - 1968 - 1969
GALLERIA ANTONIO BATTAGLIA
Milano - dal 16 ottobre al 24 novembre 2018
Via Ciovasso 5 (20121)
+39 0236514048 , +39 0286461244 (fax)
info@galleriaantoniobattaglia.com
www.galleriaantoniobattaglia.com

A Tour not so Grand

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A Tour not so Grand è una mostra di Massimo Baldini che si inaugura venerdì 9 novembre presso la Fondazione Carlo Gajani di Bologna, presentando al pubblico un corpus di circa trenta fotografie in bianco e nero incentrate sull’idea del viaggio “non convenzionale”.

L’autore ha avuto l’occasione di visitare musei di provincia, piccole istituzioni nascoste, luoghi talvolta appena accennati nelle guide turistiche, quando non del tutto dimenticati, ed è rimasto affascinato da queste realtà, spesso sorprendenti. Attraverso la fotografia intende restituirci il racconto di queste esperienze. Il suo è uno sguardo ironico e al contempo partecipe, incline a soffermarsi su dettagli capaci di generare narrazioni alternative.

Il viaggio che Massimo Baldini ha intrapreso è, come lui stesso suggerisce, “anticlassico” e “minimalista”, appunto: A Tour not so Grand. Un viaggio tutto teso a privilegiare non il “grandioso”, bensì quanto di curioso, nascosto, inusuale – ma non per questo meno attraente – certi luoghi dell’Italia sanno offrire, dall’Acquario Civico di Milano al Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna, al Museo della Fisarmonica di Castelfidardo o delle Arti Sanitarie di Napoli, fino alla Cattedrale di Sant’Agata a Lecce, solo per citarne alcuni. Baldini non insegue – sono le sue parole – “raffigurazioni solenni o formalmente impeccabili”, ma propone “fotografie che cercano una prospettiva o uno scorcio particolare, suggeriscono un punto di vista eccentrico, accolgono nell’inquadratura tutto quello che andrebbe diligentemente evitato o estromesso: ombre, sovrapposizioni, intrusioni, oggetti ordinari”. Non vedremo, quindi, “le smaglianti capitali culturali, ma le province neglette, generose però di tesori ignorati o dimenticati, di timide sorprese, di emozioni trattenute”, e tutto ciò che di ameno e di bizzarro contengono.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo con testo introduttivo di Attilio Brilli, scrittore, docente universitario e autore di numerosi saggi sulla storia della letteratura di viaggio, che ripercorre in maniera sintetica le tappe culturali del Grand Tour analizzandone l’evoluzione fino al presente, caratterizzato dal sorgere delle nuove tecnologie e dalla proliferazione delle immagini. Attraverso questo percorso Brilli giungerà alla cifra dell’arte di Baldini, sottolineando quanto il suo lavoro ci insegni “ad addestrare lo sguardo, ad osservare la complessità delle cose, a cogliere l’ironia della vita nell’accumulo incongruo, nel dettaglio, nello scarto insignificante, e a fare della distrazione una risorsa dell’immaginario” (Brilli).

La mostra proseguirà fino al 22 novembre e si potrà visitare da lunedì a giovedì dalle 15.00 alle 19.00 con ingresso libero.

Massimo Baldini è laureato in Sociologia economica nell’Università di Firenze e dopo aver insegnato nell’Università del Maryland, sede di Monaco di Baviera, ha lavorato per molti anni presso la Società editrice il Mulino di Bologna come responsabile delle scienze sociali e politiche. Ha acquistato la sua prima macchina fotografica, un’Asahi Pentax, a sedici anni. Sue foto sono apparse sulle copertine di riviste e volumi a stampa. Nel 2017 si è tenuta a Parigi, alla Maison de l’Italie, una sua mostra personale intitolata Italianité. Sempre nel 2017, la rivista «Frattura Scomposta» ha pubblicato un’anteprima del progetto A Tour not so Grand. Ha in preparazione una mostra intitolata Bassura, sulla regione del delta padano.

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Immagine guida: Massimo Baldini, Napoli, Museo del Teatro San Carlo, 2017, bn, cm 50x50, stampa fine-art giclée su carta Hahnemühle Photo Rag (ed. 1/10)



INFO

Massimo Baldini
A Tour not so Grand

Con un testo introduttivo di Attilio Brilli

Fondazione Carlo Gajani
via de' Castagnoli 14, Bologna

da venerdì 9 a giovedì 22 novembre 2018

vernissage: venerdì 9 novembre, dalle 18.00 alle 20.00

Orari per le visite
da lunedì a giovedì, dalle 15.00 alle 19.00

Ingresso libero

Ufficio stampa
Sara Zolla | press@sarazolla.it | T. 346 8457982

Lectio Magistralis di Mimmo Centonze su Caravaggio. A Milano

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Dopo il successo di pubblico e il grande entusiasmo raccolto finora nelle precedenti tappe, la Lectio Magistralis itinerante di Mimmo Centonze su Caravaggio arriva anche a Milanovenerdì 19 ottobre 2018 alle ore 19:30 negli spazi di ASTRID, l'Associazione Studi e Ricerca Demetra,all'interno della Cascina San Cristoforo, in via Alzaia Naviglio Grande 150. 

La conferenza di venerdì 19 ottobre a Milano segue di qualche giorno l'incontro organizzato dal Vaticano ieri a Roma per cercare di ritrovare, dopo quasi 50 anni dal suo furto, la "Natività" di Caravaggio trafugata dalla Mafia nell'oratorio di San Lorenzo a Palermo nella notte tra il 17 e il 18 ottobre del 1969, considerato "il quadro più ricercato al mondo". Rimasto un mistero irrisolto, il quadro è stato inserito nella lista dei 10 capolavori d'arte più ricercati dalle polizie di tutto il mondo, indagano perfino FBI e Scotland Yard. 

"Abbiamo deciso senza esitazione di sostenere questo importante appuntamento su Caravaggio a Milano - racconta l'imprenditore di Matera Aldo De Palo - perché conosciamo da anni la maniera avvincente con la quale Mimmo Centonze promuove l'arte e la cultura. Siamo convinti che conquisterà anche il pubblico di Milano e aspettiamo con ansia i prossimi progetti artistici che ha già in serbo per la nostra città, nel pieno di Matera Capitale Europea della Cultura 2019".

A circa 60 anni dalla riscoperta avvenuta proprio a Milano ad opera dello storico dell'arte Roberto Longhi, dopo un interminabile oblio durato più di 300 anniCaravaggio è diventato l'artista più importante e attuale, alla stregua di Giotto, anche più di Michelangelo

Ma a causa della sua condotta turbolenta, delle sue opere oltraggiose, non in linea con gli ideali ed il gusto del suo tempo, lo storico dell'arte del '600 Bellori prima e la Chiesa poi, lo condannarono ad una lunga damnatio memoriae

La conseguenza fu che per tre secoli Caravaggio fu eliminato dalla storia dell'arte

"Spesso nei guai con la legge e varie volte incarcerato per i continui litigi e risse, sempre pronto a scattare a qualsiasi provocazione - afferma Mimmo Centonze - assomiglia più a Tommy DeVitoil personaggio interpretato da Joe Pesci nel film "Quei Bravi ragazzi" di Martin Scorsese".

È documentata la sua frequentazione sia di diverse prostitute, alcune ritratte anche nelle sue opere, sia di ragazzi con cui pare intrattenesse rapporti sentimentali, modelli anch'essi di alcuni dei suoi dipinti più noti. 

Fin dalle sue prime opere Caravaggio dipinse la realtà come nessun'altro prima di lui, preferendo rappresentare temi negativi e mai addolciti o idealizzati come: la malattia (il pallido "Bacchino malato" 1593-1594), foglie rinsecchite e mele bacate ("Fanciullo con canestro di frutta" 1593-1594 e "Canestro di frutta" 1596), situazioni illegali e da furfanti (i due personaggi che imbrogliano a carte ne "I bari" 1594). 

Poi con il "Ragazzo morso da un ramarro" (1595-1596) inventa la fotografia moderna, quando dipinge lo scatto del movimento della mano, la smorfia di dolore su tutto il viso e la spalla contorta, anticipando la poetica che ha caratterizzato il fotografo dei primi del '900 Cartier Bresson. 

In questa fase la realtà vista dagli occhi di Caravaggio supera i limiti della finzione, della posa, con una forza travolgente mai vista prima di lui. 

Poi arriva una nuova visione, il cogliere l' attimo decisivo di una situazione come nella "Vocazione di San Matteo" (1599-1600) o nella "Conversione di Saulo" (1600-1601). 

Nel 1604 la Chiesa gli commissiona la "Morte della vergine", ma lui prende come modella una prostituta appena morta nel Tevere, con il viso e la pancia gonfi per l'annegamento. L'opera viene rifiutata. 

Poco prima dell'uccisione di Ranuccio Tomassoni, avvenimento che segnerà definitivamente gli ultimi anni dell'artista passati come fuggitivo, termina la "Madonna di Loreto" (1604-1606) rendendo la figura di Maria finalmente - ma anche troppo - accessibile, non celeste ed eterea ma presa dalla strada, proprio come i giovani rappresentati nelle opere giovanili. 

Dipinge poi un Cristo preso dagli uomini, rendendolo imperfetto, nel "Cristo alla colonna" (1606-1607) mostrandolo in un attimo di paura in cui cerca quasi disperato, allontanandosi e torcendosi sulla colonna, di sfuggire a due uomini animaleschi e spietati, come anche nella "Flagellazione di Cristo" di Capodimonte (1607-1608). 

Dopo l'omicidio di Tomassoni fu condannato alla decapitazione, che poteva essere eseguita da chiunque lo avesse riconosciuto per strada. 

Non gli resta che scappare e, in questa continua ansia di essere afferrato, gli tocca dipingere, su commissione o per scelta, teste mozzate: "Decollazione di San Giovanni Battista" (1608), "Davide con la testa di Golia" del 1610, anno della sua morte a Porto Ercole dove arrivò provato, affaticato e malato di febbre alta, quindi inutilmente curato in un sanatorio.

Secondo Concorso di Estemporanea di Pittura, “Cori e l’antico borgo”

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In occasione delle festività natalizie e nell'ambito delle iniziative della II edizione del “Natale Insieme”, l’Associazione culturale Event Art, con il patrocinio del Comune di Cori, della Proloco Cori, e di Cori e Giulianello in Rete, organizza il II Concorso di Estemporanea di Pittura, “Cori e l’antico borgo”, avente come soggetto Cori, che avrà luogo il 15 e il 16 Dicembre in Via Madonna del Soccorso, dalle ore 10 alle ore 23.

Al concorso possono partecipare i pittori maggiorenni, professionisti e dilettanti, muniti dei mezzi necessari. Collocati in qualsiasi area libera del paese, i concorrenti potranno realizzare una sola opera, con qualunque tecnica pittorica, entro le dimensioni 40x40 cm - 100x100 cm, da consegnare entro le 17 di sabato presso l’Art Cafè. I dipinti saranno esposti al pubblico e verranno valutati entro le 16:30 della domenica.

Una giuria di esperti decreterà i primi 3 classificati che riceveranno, rispettivamente, 600€, 300€ e 200€. I giudici popolari attribuiranno il premio di 100€ ad un quarto vincitore. Contestualmente si svolgerà una esposizione artistica aperta agli artisti di qualsiasi disciplina, compresi i concorsisti. Ciascuno disporrà di uno spazio espositivo di 2 metri su suolo pubblico gratuito con assegnazione in base all’ordine di arrivo.

L’iscrizione è obbligatoria, subordinata al versamento di una quota di partecipazione, alla compilazione della scheda di adesione, da perfezionare entro il 15 Novembre, come previsto dal regolamento, disponibile insieme al modulo di domanda sul sito istituzionale del Comune di Cori, oppure su pagina Facebook Event Art – Associazione culturale. Contatti: event.art@leqamail.itevent.art@libero.it– 3400661677, 3387220977, 3801224703.

L’iniziativa è dedicata al Maestro Francesco Porcari (ritratto da Alessio Pistilli), venuto a mancare il 18 Novembre 2017. Uomo di spessore, rara umiltà, gentilezza e sensibilità. Artista di rilievo, capace di uno sguardo penetrante e disincantato sulla realtà contemporanea fatta di apparenza, inutile consumismo, “inganni tecnologici”, una chimera per i giovani, costretti in un mondo virtuale, in un'indifferenza portatrice di profonda solitudine


Presentazione del volume Ver Sacrum alla Pinacoteca di Brera

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Mercoledì 24 ottobre alle ore 18.00 alla Pinacoteca di Brera in Sala della Passione si terrà una lezione del Prof. Valerio Terraroli sulle Secessioni tedesche di Berlino e Monaco in occasione della pubblicazione del volume Ver Sacrum edito da Skira.

La rivista “Ver Sacrum” – il cui nome rimanda alla Primavera Sacra degli antichi popoli latini – fu l’organo di stampa della Secessione viennese e propose in modo originale nuove forme di progettazione e illustrazione. L’influenza di queste novità rappresenta uno dei capisaldi della modernità dell’arte europea. 
Nei sei anni di pubblicazione furono prodotti espressamente per la rivista 471 disegni, 55 litografie e calcografie e 216 xilografie.

Ideata da Gustav Klimt, Max Kurzweil e da Ludwig Hevesi, la rivista illustrata nacque nel 1898 ed ebbe una regolare tiratura periodica fino al 1903, racchiudendo tra le sue pagine, oltre ad importanti interventi sulla letteratura, la musica e le arti contemporanee, una ricchissima messe di incisioni e invenzioni decorative dei maestri della Secessione.
L’obiettivo perseguito da “Ver Sacrum” era educare il pubblico al gusto moderno e, allo stesso tempo, dar vita a un’opera d’arte totale, la cosiddetta Gesamtkunstwerk; proprio per questo ogni numero, nella fusione tra parole, immagini, note musicali e invenzioni grafiche era un’opera d’arte in sé, una perfetta rappresentazione degli ideali secessionisti.

Il volume raccoglie, per la prima volta, le più innovative e creative copertine di “Ver Sacrum”, nonché un’antologia delle più significative xilografie, litografie e calcografie che hanno fatto di “Ver Sacrum” quello straordinario repertorio di invenzioni grafiche che tutti conoscono e ammirano. 

La pubblicazione racconta e illustra in 450 immagini l’originalità di un linguaggio, elaborato come vero e proprio manifesto programmatico e divenuto uno dei fondamenti della modernità.



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